New York in 5 giorni, un sogno che si avvera, giorno 4.
Eh si, siamo già arrivati al 4° giorno di questa piccola guida per famiglie a New York, mio marito Franco ci racconta quello che abbiamo visto, i primi giorni li potete trovare qui:
GIORNO 4 – UPPER SIDE e CENTRAL PARK
Altra giornata di sole e ci trattiamo bene facendo una bella colazione in un localino vicino a casa.
Ci muoviamo ancora con la metropolitana e scopriamo alla stazione della 14th Street /8th Avenue, buffi personaggi in bronzo, dell’artista Tom Otterness, leggo poi…che secondo l’artista, queste statue, rappresentano l’impossibilità di comprendere la vita di New York, mah…comunque sono simpatiche!
Il punto di arrivo è il Museo di Storia Naturale sul lato ovest di Central Park, ma scendiamo alla fermata prima…perché dobbiamo fare un piccolo “pellegrinaggio”.
Il Dakota Building, dove spararono a John Lennon, è in ristrutturazione ma entriamo nel parco per vedere Strawberry Field dove alcune persone sono ferme intorno al mosaico intitolato “Imagine” e qualcuno suona il pezzo alla chitarra.
Solo il giorno dopo sul giornale che sfogliamo da Starbucks scopriremo che l’8 dicembre ricorrono 35 anni dalla sua morte.
Salutiamo qualche scoiattolo e arriviamo all’American Museum of Natural History, per intenderci quello del film “Una Notte al Museo”, la facciata è la stessa e gli interni ci assomigliano (il film naturalmente è stato girato in studio).
Giochiamo ancora il biglietto del New York City Pass e ci danno anche l’ingresso per uno spettacolo al Planetario che si trova in un’ala futuristica del museo: gran bello spettacolo sulla materia oscura dell’Universo, merita.
Nel bellissimo e vasto museo, (interessante sia per i grandi che per i più piccini) fra minacciosi oranghi, balene gigantesche e antichi diorami, siamo andati a caccia dei vari personaggi del film e ci siamo ritenuti soddisfatti solo quando abbiamo trovato anche la Testa dell’Isola di Pasqua.
Al suo interno passiamo qualche ora, forse troppo, perché poi ci ritroviamo in ritardo sulla nostra tabella di marcia.
Attraversiamo in orizzontale il Central Park passando dal Belvedere Castle per fare qualche foto con un laghetto sullo sfondo ed arriviamo al Metropolitan Museum of Art che ormai è quasi buio.
Nonostante sia tardissimo, ci “giochiamo” ugualmente il biglietto d’ingresso e ammiriamo solo una piccola parte dell’immensa collezione di reperti storici e artistici di questo straordinario museo, purtroppo siamo sfortunati perché alla sera ci deve essere un’evento speciale e ci buttano fuori anche prima del normale orario di chiusura.
Anche se in effetti la tenuta fisica, inizia ad essere assai discutibile, decidiamo di consolarci ai mercatini natalizi di Columbus Circle immersi nelle luci e nel traffico della città.
Per cena torniamo nell’East Village perché abbiamo un’altra meta cinematografica: Katz’s Delicatessen.
Katz’s infatti è la tavola calda dove hanno girato la famosissima scena di “Harry ti presento Sally” dove Meg Ryan simula l’orgasmo mangiando davanti a Billy Cristal e la signora di fianco ordina “quello che ha preso la signorina”.
Il posto è veramente tipico (qualcuno potrebbe dire che è un postaccio), un lungo bancone self-service con decine di salami appesi al soffitto e strani personaggi armati di coltelloni e poi tavolini non sempre pulitissimi, ma le pareti sono piene di fotografie di presidenti e attori di Hollywood che sono passati di li per addentare il mitico Pastrami.
Solo io ho avuto il coraggio di ordinare la specialità del posto : il Pastrami sandwich che malgrado non si presenti benissimo alla vista è stato una scoperta incredibile per le papille gustative.
“Il Pastrami nasce in seguito alla necessità di conservare la carne ben prima dell’invenzione dei moderni frigoriferi: si tratta di un metodo di conservazione di origini essenzialmente ebree-romene che univa la carne cruda a spezie e salamoia dopo una leggera essiccatura, seguita da affumicatura e cottura al vapore. Quel che si ottiene è carne tagliata a fettine non troppo sottili, dallaconsistenza morbidissima ma non filamentosa, cotta al punto giusto e servita in grandi quantità all’interno di due sottili fette di pane caldo.” (www.newscinema.it)
Beh, sono convinto che Sally, in quella scena, mangiasse Pastrami…
TO BE CONTINUED (Giorno 5)
4 Comments
antonietta
7 Gennaio 2016 at 1:59Mi piace viaggiare e non lo posso fare molto, quindi mi accodo ai viaggi altrui eh. Bello e sempre foto splendide
paneacqua
9 Gennaio 2016 at 10:51Anche a me piace leggere anche le “avventure” degli altri…;-)
Anna Rita
7 Gennaio 2016 at 13:12Mi hai fatto sognare! devo assolutamente ritornaci e fare tutto ciò che non ho potuto, causa pochi giorni a disposizione. A New York è sempre come la prima volta <3 bellissimo post e bellissime foto <3
paneacqua
9 Gennaio 2016 at 10:50Ciao Anna,
eh si, di sicuro è una città in cui vale la pena tornare più volte 😉
Un abbraccio,
Cri